10 Ottobre 2018

Trent’anni dopo addio al Palaspecchi, ecco come sono Le Corti di Medoro, inaugurate oggi

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Alla fine uno dei cold case più chiacchierati della storia recente di Ferrara si è davvero chiuso per sempre. Da oggi in via Beethoven si affacciano le Corti di Medoro, uno studentato che potrà dare ospitalità a 153 fuorisede del nostro Ateneo, con 78 posti già occupati nei giorni scorsi. Altri appartamenti e uffici saranno pronti entro la fine del 2019 e il cantiere al momento prosegue nei tempi stabiliti. Forse appena un paio di anni fa in pochi avrebbero creduto davvero che l’enorme Palaspecchi fatiscente e degradato – tra abusivismo, rifiuti e persino una colonia di tritoni – potesse essere recuperato in poco tempo mantenendo la sua struttura e dando vita a qualcosa di nuovo e quasi irriconoscibile. Sembra quasi che il gigantesco ecomostro presente fino a poco tempo fa sia magicamente sparito per lasciare posto ad una struttura completamente diversa. Chissà se gli studenti che arriveranno da ogni parte d’Italia conosceranno mai tutte le vicissitudini che ha attraversato questo luogo e se mai avranno tempo e voglia di ripercorrerne le tappe. In ogni caso, ecco un rapido riassunto.

Pronto nel 1989, l’edificio di proprietà privata venne ribattezzato Palaspecchi per il suo aspetto moderno e per Ferrara quasi avveneristico, ricoperto per intero da vetri a specchio e destinato ad uffici pubblici, venne finito di costruire e mai utilizzato per una superficie utile di circa 40.000 mq. Dopo anni di abbandono e i primi segnali di degrado, già teatro di ingressi di curiosi, senza tetto e delinquenti nel 2002 viene acquisito da un fallimento dal gruppo Parsitalia, diventando poi proprietà della apposita società denominata Ferrara 2007 sempre dello stesso gruppo. Nel 2008 l’accordo col Comune di Ferrara per la realizzazione di un piano di recupero pubblico e per la sua trasformazione con variante di destinazione d’uso.

Nel 2011 viene approvato il piano di recupero da parte del Consiglio Comunale e prevede la ristrutturazione degli edifici per la realizzazione di residenze, uffici, negozi, parcheggi e verde pubblico. Nel 2014 il protocollo d’intesa tra Ferrara 2007, Cassa Depositi e Prestiti Investimenti, Acer Ferrara, Intercantieri Vittadello e Investire sgr porta alla costituzione di un fondo immobiliare per realizzare la quota residenziale del Piano di Recupero in social housing (residenze a prezzo calmierato). Lo scorso anno, nel maggio 2017 si costituisce il Fondo Ferrara Social Housing (con soci Cassa depositi e prestiti Investimenti, Ferrara 2007, Intercantieri Vittadello, Investire sgr, Acer Ferrara) per la realizzazione dell’intervento di ristrutturazione che coinvolge parte del complesso immobiliare (21.000 mq) denominato Le Corti di Medoro. Il valore dell’operazione è di 43 milioni di euro.

Partono i lavori, viene demolito il ponte che unisce due edifici del vecchio Palaspecchi e sovrasta via Tassoni, vengono rimossi i vetri e lasciato soltanto lo scheletro della struttura. Arrivano le gru, le ruspe, ogni giorno passandoci davanti si nota un pezzo che è sparito. Il Palaspecchi non esiste più.

Il resto è storia recente: a settembre 2018 si apre anche il cantiere comunale del comando dei Vigili urbani e la Biblioteca, e oggi, il taglio del nastro dello studentato con i primi appartamenti pronti per 153 posti letto. A dicembre 2019 è previsto il completamento delle Corti con le palazzine residenziali (circa 180 appartamenti), una superficie commerciale al piano terra delle palazzine (circa 3000 mq), una piazza e un parco pubblico.

Ulteriori informazioni sullo studentato si trovano sul sito ACER: http://www.acerferrara.it/p/540/le-corti-di-medoro.html

Ecco le prime immagini della struttura, scattate durante il giro inaugurale, il 10 ottobre 2018.

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