17 Ottobre 2018

Torna Officina MECA, nuovo spazio per musica e cultura sotto il grattacielo

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I più curiosi forse l’avranno già notato passandoci, oppure tramite il tam tam sui social di amici: c’è un nuovo spazio per la musica suonata a Ferrara e già questa è una buona notizia. “Tra la cultura e l’arte. Tra la boxe e la musica. Tra tanti amici e qualche birra. Tra le due torri del grattacielo.” Così si presenta online in modo un po’ misterioso Officina MECA, un nome che forse alcuni ricorderanno come promotore dei mitici Indie Thursdays al Renfe, serate di musica indipendente italiana di grande qualità. Questa sera inaugura ufficialmente la sua seconda vita in uno spazio alla base del Grattacielo, in una delle zone più calde della città dove il bisogno di portare musica, arte, vita e dialogo è di primaria importanza. Clelia Antolini, tra i fondatori di questa attività, ci ha raccontato cosa hanno in mente.

“Siamo un’associazione, da poco ufficializzata ed affiliata ARCI, che opera in realtà sul territorio da qualche anno – racconta Clelia -. Diego Franchini, oggi presidente, e Livio Lafratta organizzavano live in città con il nome Officina MECA, poi siamo arrivati noi (Nicola, Matteo, Vittorio, Antonio ed io, Clelia) reduci da altre esperienze legate all’organizzazione ed entusiasti di buttarci in questa nuova avventura. Abbiamo scelto, e siamo stati scelti, dal grattacielo perchè questo fosse un nuovo inizio per la nostra attività e per quelle due torri così introverse. In questa sede vogliamo riportare la musica, interrompere il silenzio che la contraddistingue; vogliamo affiancarla all’arte e al teatro. Ognuno di noi ha esperienze diverse: Officina sarà un hub (multi)culturale nel quale confrontarsi tra di noi e con noi stessi.”

Ieri il Renfe e oggi il Grattacielo, cosa accomuna le varie vite di questo progetto?
Sicuramente Diego e Livio, ma anche la voglia, che abbiamo sempre avuto tutti, indipendentemente dalle esperienze pregresse, di confrontarci con qualcosa di diverso, che stimoli la nostra curiosità e ci faccia uscire dall’ordinario. Anche noi, da tempo, con le attività di Contrarock, ci occupiamo di una zona decentrata con tutte le sue bellezze e le sue difficoltà. Il pubblico si sposta poco ma quando lo fa, proprio per te che sei lì ad aspettarlo con le tue fatiche immense, con il sonno della notte prima che hai dormito due ore per montare l’impianto, ecco, quando quel pubblico arriva fino lì e si diverte anche, quella è La Soddisfazione, quella per cui tutti noi continuiamo a credere in quello che facciamo. Ci piace che la gente venga apposta per sentire quel gruppo o vedere quella mostra.

Molti di voi sono musicisti, alcuni gravitano intorno ad altre realtà culturali e musicali della città. Che esperienze avete e cosa portate in questo nuovo progetto?
Siamo sette matti, tutti molto simili e super diversi. Il presidente, Diego Franchini, frontman dei Nu Bohemien, assieme a Livio Lafratta, è il fondatore dell’associazione. Officina MECA organizzava concerti al RENFE per l’Indie Thursdays. Appena un paio di anni fa portarono a Ferrara anche Tommaso Paradiso, prima del suo boom collettivo, ma non che questo sia un merito :). Antonio Trentini, anche lui Nu Bohemien; Matteo Faggioli, Vittorio Ferraresi, Nicola Scaglianti ed io siamo parte anche di Contrarock ed organizziamo live a Contrapò da diversi anni, oltre ad essere tutti musicisti. Nicola poi è parte anche dell’Associazione Federico Aldrovandi che quest’anno ha messo in piedi un concerto magnifico ai Bagni Ducali, ed eravamo tutti lì a dare il nostro contributo, è stato un momento incredibile. Io e gli altri di Contrarock collaboravamo già con diverse realtà del territorio come il Circolo Bolognesi, ZoneK e Sonika, oggi Officina MECA si inserisce in questa rete con estremo entusiasmo.

Un rete di associazioni che invece di farsi concorrenza unisce le forze.
L’evento mozzafiato di questa sera, mercoledì 17, è diventato realtà proprio grazie a Sonika e, ovviamente, al supporto di Contrarock. La nostra città ha risorse incredibili e la più grande è proprio la passione che lega un gruppo vastissimo di giovani, disposti a supportarsi in tutte le attività. Purtroppo in pochi possono permettersi il lusso di vivere di musica e di arte: io sono fortunata che mi sono sempre barcamenata tra le mie passioni, oggi sono assistente in una galleria d’arte di Bologna; ma non funziona così per tutti e quindi ci si ritrova a dover investire il tempo libero e denaro per vero amore. A Ferrara siamo bravi tirarci su le maniche e a tenerci la scala a vicenda.

Perché il Grattacielo? Quanto ritenete importante tenere vivo il quartiere con eventi culturali e in che modo darete un contributo all’integrazione con chi vive la zona e in particolare il palazzo alla base del quale vi trovate?
Ci siamo attratti a vicenda, come dicevo. Volevamo far parte del cambiamento della zona GAD e siamo incappati in quella che ora è la nostra sala. Abbiamo scoperto un mondo anacronistico nel quale i bambini giocano ancora in strada davanti a casa e corrono a curiosare quando sentono dei rumori strani, quando ci vedono scaricare pallet, sedie, taniche, fusti di birra. Sappiamo che inizialmente il nostro contributo nelle loro vite sarà minimo ma speriamo di creare il contesto giusto che porti qui una nuova utenza, quella dei ferraresi, che possano vedere da vicino che non c’è nulla di terrificante. Non si può negare che i problemi ci siano ma, senza che questa sia una scusante, sono i problemi che tutte le grandi città hanno risolto prima di noi. 

Sta già succedendo in questi giorni che qualcuno chieda, si informi, venga a curiosare per capire chi siete?
Molte famiglie sono passate a salutarci, abbiamo conosciuto bellissime persone; chi ci ha prestato l’aspirapolvere, chi entrava per far vedere la batteria ai bambini, chi si beve una birra con noi ogni sabato. Speriamo di creare un bel clima e far passare ai residenti qualche momento diverso dal solito.

Perché aprire un altro circolo ARCI se venite già da esperienze simili? Cosa vi distinguerà dall’offerta esistente?
Siamo tante associazioni e ne abbiamo anche discusso prima di costituirci ma l’abbiamo fatto più che altro per ragioni burocratiche. Non penso che nulla ci distinguerà dall’offerta esistente nel senso che non ne vediamo la necessità. Le associazioni che citavo, e le tante esistenti in città, fanno un ottimo lavoro e ci possiamo solo augurare di assomigliargli il più possibile! Ad ogni modo ogni realtà ha le sue peculiarità; pur operando tutti nella musica il lavoro di ZoneK ad esempio è differente dal nostro, quanto da quello, ad esempio, di Roots Music Club, altra associazione che seguiamo sempre con piacere. C’è comunque bisogno di ogni iniziativa e di tutto l’entusiasmo che genera.

C’è già un programma eventi? Dopo l’inaugurazione ufficiale questa sera come funzionerà questo spazio? Si potranno ad esempio proporre band emergenti per suonare, si potrà portare in parete una mostra, sottoporre un’idea?
Abbiamo un programma di eventi che verrà lanciato presto. Stiamo costruendo un palinsesto che accontenti tutti, ma soprattutto noi, che abbiamo gusti diversissimi! Io sono appassionata di musica elettronica e curerò la parte artistica; Diego è una grande estimatore della cumbia che ci divide particolarmente! Andiamo tutti piuttosto d’accordo sul rock. Abbiamo un micro bar che stiamo cercando di migliorare a poco a poco. Per ora siamo abbastanza basic ma con buona volontà! Siamo affiliati ARCI quindi le nostre serate saranno sempre riservate ai soci; si potrà comunque fare la tessera all’ingresso. Apriremo il sabato sera, qualche venerdì e qualche giorno extra che dipenderà dalle opportunità che troviamo; ad esempio questa sera che, ancora tremando dall’emozione, vi posso invitare a vedere il concerto dei DUNK alle 21, anche se vi consigliamo di arrivare per tempo perché dobbiamo rispettare la capienza. Facciamo fatica a credere che suoneranno sul nostro palco musicisti come Ferrari dei Verdena e Pipitone dei Marta sui Tubi! Per questo spettacolo incredibile dobbiamo ringraziare un caro amico, Luca Borsetti della Latteria Molloy che ha preso a cuore il nostro entusiasmo e ci ha voluti premiare così. Ovviamente Sonika e Contrarock saranno al nostro fianco come al solito. Poi man mano vi terremo informati tramite i nostri canali social: tra i prossimi progetti abbiamo alcuni workshop, una giornata all’insegna dell’arte e tanti live; presto uscirà il programma completo!