8 Maggio 2022

Torna Bonsai: il microteatro di Ferrara OFF è diventato grande

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Il Festival Bonsai di Ferrara Off è iniziato da pochi giorni con una formula del tutto nuova: non è più soltanto un appuntamento che ha a che fare con il microteatro, non è più condensato in uno o due weekend, ma ha un programma strutturato che ci accompagna fino all’estate, più precisamente al 28 giugno. Il prossimo evento in programma è domenica 8 maggio con una prova aperta di letture da “Il Libro della Giungla” che porta in scena Giulio Costa, direttore organizzativo del teatro e della rassegna, che in questa intervista racconta la genesi di un appuntamento molto amato dal pubblico, giunto alla sua sesta edizione.

Il festival di microteatro di quest’anno sembra una vera e propria stagione teatrale! Questa edizione si dilata nello spazio e nel tempo, ed è forse un po’ figlia dei due anni di pandemia: c’è bisogno di riprendersi il tempo perduto, di uscire e stare di nuovo insieme il più possibile?
È proprio così. In questi due anni il teatro ha certamente sofferto dell’assenza del pubblico e della mancanza di nuove produzioni. Il Festival BONSAI tenta dunque di colmare queste due lacune, attraverso momenti di aggregazione e incontro, e di fare in modo che il teatro sia un luogo di crescita comune. Questo è il motivo della lunga durata di questa edizione che va dalla primavera all’estate. C’è bisogno di tempi lunghi e di spazi consoni per ricostruire una comunità. Gli stessi tempi e spazi sono necessari per la realizzazione di opere, spettacoli e performance che rispecchino il presente. Infatti, quasi tutte le produzioni ospitate nel Festival prenderanno vita negli spazi di Ferrara Off durante dei periodi di residenza e verranno poi presentate come debutti, anteprime, primi studi o prove aperte, con l’obiettivo di sostenere nuove compagnie, artiste e artisti, e intercettare nuovi target di spettatori.

Tutto è iniziato con una call particolare, dal respiro ampio: con OFFline cercavate prima di tutto formatori, ma anche compagnie che potessero far nascere nuove residenze. Come è andata questa chiamata alle arti?
OFFline è stata lanciata alla fine del 2021 e ha richiesto molto tempo per la selezione perché sono arrivate 400 proposte tra percorsi formativi e compagnie/artisti in residenza artistica presso Ferrara Off. Il nome OFFline racchiude le finalità di questa call: ridare vita alle attività in presenza e tracciare la linea nuova dell’OFF. È stato davvero stimolante vedere che cosa si muove in tutto il territorio nazionale e non solo, quali sono le urgenze delle compagnie, degli artisti e delle artiste in questo momento storico, quali sono i linguaggi e i temi che vengono portati avanti e quelli che decadono. Durante le selezioni ci è sembrato di agire come un osservatorio sul presente, sul teatro e sulla cultura in generale. E potrebbe rappresentare una nuova direzione per Ferrara OFF quella di porsi tra chi produce e chi frequenta il teatro, facendo incontrare compagnie/artisti e spettatori in diverse occasioni del processo creativo.

OFFline è stato anche un momento per ricominciare dopo il covid ripensando la vostra proposta culturale, ci sono stati addii importanti e nuovi ingressi anche nel vostro gruppo di lavoro. Come avete vissuto questo momento di transizione?
I due anni di pandemia sono stati molto complessi, hanno fatto emergere diversi interrogativi ai quali tuttora è difficile rispondere. Sicuramente ci hanno portato a chiederci se e come il teatro possa essere qualcosa di necessario per la società. È sotto gli occhi di tutti la diminuzione degli spettatori negli spazi teatrali, nei cinema e nei luoghi della cultura; proprio per questo chi si occupa di programmazioni culturali ha il dovere di mettere in discussione ciò che si è svolto prima della pandemia; per noi era impensabile proseguire come se niente fosse, senza provare a rinnovare completamente le proposte e le modalità di lavoro. Da questo punto di vista ci rendiamo conto del rischio di rinnovare in toto la formazione, la programmazione e il modo di produrre spettacoli, ma pensiamo che sia l’unico modo per aderire completamente al momento storico che stiamo vivendo, e far sì che il teatro possa essere un luogo per la comunità.

Nel frattempo la città è cambiata e siamo cambiati un po’ anche noi che a forza di stare in casa ci siamo disabituati a frequentare e vivere gli spazi culturali pubblici. Avete notato difficoltà alla ripresa degli spettacoli negli ultimi mesi o il vostro pubblico c’è ancora come prima e vi segue fedelmente? 
Le attività a pieno regime ripartono proprio con BONSAI quindi mi riservo di dare una risposta più completa al termine del festival. Quello che posso dire oggi, è che gli appuntamenti che abbiamo realizzato in maniera estemporanea tra febbraio e marzo, in concomitanza con la presenza di alcune compagnie in residenza, o nati dal desiderio di affrontare argomenti di attualità, ci fanno ben sperare per quel che riguarda la costruzione di un nuovo pubblico, che raccolga insieme spettatori affezionati e altri, di età anagrafica più bassa, incuriositi da compagnie/artisti emergenti.

Tornando a Bonsai, quali sono le novità di questa edizione andando a guardare nello specifico il programma?
La prima novità riguarda la durata del Festival che è passata da uno o due weekend a due mesi. Un’altra novità è che si svolge prevalentemente dentro gli spazi del Teatro Ferrara Off; pur rimanendo alcune performance di microteatro in giro per la città, si è deciso di rendere il festival più raccolto in teatro. BONSAI ha sempre avuto la prerogativa di voler valorizzare dei luoghi e intercettare nuovi spettatori; per anni siamo andati nel Quartiere Giardino perché, attraverso dei momenti culturali di aggregazione, si volevano mettere in moto delle nuove dinamiche sociali. Dopo due anni durante i quali gli spazi teatrali sono rimasti chiusi, sentiamo la necessità di ridare importanza al teatro in quanto linguaggio e in quanto luogo fisico. Per questo motivo, il nostro teatro ospiterà diverse tipologie di performance. Non solo microteatro quindi.

Ci sarà un filo conduttore, un tema che unisce i vari spettacoli di questo Bonsai?
Più che un filo conduttore si potrebbe dire che c’è un denominatore comune che è il sostegno alle compagnie emergenti o di recente formazione, attraverso residenze – da una settimana a un mese – che permettano loro di presentare nuove produzioni anche in stadi non definitivi e, al contempo, di confrontarsi con gli spettatori attraverso incontri tematici e laboratori con i quali condividere le proprie metodologie e il proprio sguardo.

Con un programma così articolato quali saranno le modalità di fruizione per chi non volesse perdersi nulla? Si può prenotare online, si possono fare abbonamenti o carnet? 
Per partecipare agli appuntamenti del Festival BONSAI è possibile prenotare e acquistare i biglietti direttamente dal sito di Ferrara OFF, completamente rinnovato per offrire maggiori servizi a chi ci segue. È possibile acquistare biglietti con diverse scontistiche (under 18, under 30, Unife, ARCI, Cidas) e anche un carnet che permette agli spettatori di vedere spettacoli a un prezzo estremamente vantaggioso. Inoltre, vista la comprensibile cautela nell’acquistare per tempo dei biglietti, almeno finché non sarà oggettivamente finita la pandemia, il carnet ci permette di incentivare l’affezione degli spettatori senza il vincolo di una determinata data o spettacolo.

Maggio è un mese denso di appuntamenti e ad esempio in contemporanea c’è anche il festival Riaperture con cui collaborate. Quali sono gli appuntamenti più interessanti in collaborazione con altre realtà del territorio?
Diverse sono le collaborazioni con le realtà del territorio. In ambito scolastico sono previsti appuntamenti di microteatro dedicati agli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado. Abbiamo avviato anche un’importante collaborazione con l’Università degli Studi – Dipartimento di Scienze Umanistiche, per una serie di incontri con gli studenti durante i quali i ragazzi avranno modo di conoscere da vicino le compagnie in residenza presso Ferrara Off. Una collaborazione che abbiamo rinnovato è appunto quella con Riaperture Photofestival per un paio di appuntamenti che hanno la finalità di aprire entrambe le associazioni a nuovi pubblici. Verrà inoltre proposta una pièce di microteatro assieme a un dibattito a cura della Compagnia Pequod di Trento in occasione dei 150 anni del Museo di Storia Naturale di Ferrara. Infine, il pluriennale gemellaggio con il Festival di microteatro Píndoles di Barcellona si arricchirà di una tavola rotonda dal titolo “Esperienze di microteatro”, nella quale verranno coinvolti critici, operatori culturali e altri direttori di festival analoghi provenienti da tutta Europa per riflettere insieme sul teatro contemporaneo.

Consigli per gli acquisti: cinque spettacoli proprio da non perdere su cui puntare per chi non potrà essere presente a tutto.
È estremamente difficile proporre cinque spettacoli su un programma così vasto e, a mio avviso, così uniforme in termini di qualità. Più che suggerire artisti o artiste o compagnie specifiche mi viene da mettere in luce alcuni argomenti di grande attualità – trattati in modo estremamente originale – fra cui il rapporto tra l’uomo e la tecnologia, il complottismo, l’identità di genere, il rapporto tra individuo e società, l’impatto dell’uomo sulla natura.

Prossimo appuntamento in calendario?
Domenica 8 maggio alle ore 11, giornata della Festa della Mamma, si è pensato di celebrare con un appuntamento rivolto a bambine, bambini e alle loro famiglie.
Verrà infatti presentata la prova aperta di una lettura che farò personalmente, tratta da “Il libro della giungla” di Rudyard Kipling. Testo che il prossimo 17 maggio sarà protagonista di un laboratorio dedicato gli alunni della Scuola Primaria Don Milani di Ferrara.
In quanto lavoro in costruzione, si prevede una partecipazione e interazione speciale del pubblico, in particolare dei più piccoli, che verranno coinvolti nel corso della lettura. Ingresso a offerta libera, richiesta la prenotazione alla mail info@ferraraoff.it, al numero 333 6282360, a questo link

INFO
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL: https://www.ferraraoff.it/rassegna/festival-bonsai-2022/